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Emozioni dell’anima

Emozioni dell’anima

Come non rendersi conto di quante belle emozioni e momenti perdiamo dietro il rincorrere la vita imposta dal sistema, lavorare e pagare, lavorare e pagare, dolore al petto ma non mi posso fermare, devo tornare a lavorare per pagare.
Il sistema sta desertificando la nostra anima, all’ordine del giorno solo momenti equivalenti e ripetitivi che ci travolgono, come un fiume in piena, senza permetterci di reagire.
Replicando ciò che abbiamo già compiuto più e più volte, come degli automi, senza nemmeno accorgerci o essere consapevoli di quello che facciamo, non capendo che a tutto c’è una causalità, cioè un rapporto di causa ed effetto tra due cose, perchè infittendo il continuo, schematico e sistematico rapporto con il sistema, che ormai domina e ingloba tutta la società civile, non ci siamo accorti, presi dalla vita quotidiana, che piano piano, abbiamo abbandonato e rinunciato a ciò che ci rende UMANI, a ciò che rende la vita degna d’essere vissuta. Abbiamo svilito anche il rapporto con il prossimo, allontanandoci da ciò che la natura umana meglio riesce ad esprimere, l’amore.
Troppe vite finiscono, in modo naturale o innaturale, senza aver realmente tratto e assorbito dalla fonte della vita, sia esterna che interna, nient’altro che momenti passivi, inutili e nocivi a noi stessi e al mondo che ci circonda, lamentando uno stato perenne vegetativo o di lamentela non costruttiva fine a se stessa, provocando irritazione a chi invece della propria vita ne fa un irrequieto e inarrestabile totem di momenti vivi e indimenticabili, anche nelle piccole cose, come una passeggiata in spiaggia o la vista di un tramonto, perché soltanto chi conosce l’importanza del dono della vita potrà assaporare il frutto dell’immortalità, non intesa come vita eterna del proprio corpo, ma come pienezza e consapevolezza del proprio spirito, perché muore ciò che non viene nutrito, ma se coltivi la tua anima con ciò che ti fa sentire vivo essa vivrà per sempre. Con questo non voglio dire che bisogna a tutti i costi fare qualcosa di eccezionale per sentirsi vivi, basta soltanto far aumentare e allenare il nostro stato di coscienza e consapevolezza, tramite la cultura, la conoscenza, la spiritualità, solo così si possono non soltanto equivalere e allineare quei valori che distinguono noi, diciamo così il popolo, da chi ci comanda, ma addirittura possiamo permetterci di essere noi stessi fruitori del nostro destino e non soltanto passivi spettatori.
Anche Gesù nel Vangelo secondo Tommaso, esprime questo parere, la fonte della vita è la conoscenza, di se stessi e di quello che ci circonda, bisogna imparare la cultura delle emozioni, del non aver paura di esporsi al mondo per quello che si è, per i propri pensieri, parole o azioni che siano, quante persone hanno paura addirittura di scambiarsi uno sguardo, un sorriso o un abbraccio, paura del non essere ricambiati, del non essere accettati, ma la paura affonda e spegne i nostri sogni e le nostre emozioni, troppo spesso c’è una distanza abissale tra quello che vorremmo fare e dire e quello che poi in realtà facciamo e diciamo, tutto ciò porta ad una estraneità da noi stessi, per questo molti hanno come un vuoto dentro perché soffocano l’anima, la costringono in un angolino, la imbavagliano, ma lei è viva e tenta di districarsi da questi preconcetti e muri invalicabili che ci costruiamo.
Ricordiamoci che la nostra anima si nutre di emozioni e senza di esse si spegne e alla fine muore.
Allora respiriamo, mangiamo, beviamo, parliamo, camminiamo, viaggiamo, facciamo l’amore, leggiamo, sognamo, con consapevolezza, assaporando il presente, vivendo l’adesso.

Ovviamente ciò non significa fregarsene del futuro, esso ha un’importanza vitale, ma se non vivi bene il presente non potrai mai donare al futuro un qualcosa di bello e positivo. Ognuno di noi ha un potere unico, quello di incidere sulla realtà, bisogna cercare d’avere una visione non soltanto ristretta alla propria proprietà privata, non solo personale e locale, ma anche globale, capendo che casa nostra non è solo la città in cui viviamo, ma è tutto il pianeta, abbattendo quelle che sono le barriere geografiche, economiche, religiose, sociali, politiche, sessuali, perché dobbiamo essere consapevoli che le azioni che quotidianamente facciamo si ripercuotono non solo sulla nostra casa, nella nostra vita o nella nostra città o regione, ma si espandono in tutto il mondo ripercuotendosi anche sulla vita degli altri, sia che siano azioni positive o negative, siamo noi che rendiamo il mondo bello o brutto, grazie al cielo ognuno può usufruire del libero arbitrio (sempre limitato a ciò che ci permette di fare il sistema), ovvero la possibilità di prendere liberamente delle decisioni.
Spesso non ce ne rendiamo conto ma siamo i carcerieri di noi stessi, noi siamo la gabbia ma anche la chiave, dobbiamo solo scegliere cosa essere.
E’ frustrante (almeno per me, ma cambia a seconda dell’osservatore) vedere questa enorme quantità di esseri umani con delle grandissime potenzialità cosi impegnati per sopravvivere e non per vivere veramente la propria vita nella più totale pienezza.
E’ arrivato il momento di dire basta, di svegliarsi dal sonno profondo, dall’ipnosi creata dal sistema, è arrivata l’ora di spezzare le catene invisibili e di prendere in mano la vostra vita, di realizzare i vostri sogni senza paura. La nostra anima ha bisogno di emozioni, di speranze, di visioni di mondi nuovi, direbbe Fabrizio De Andrè:

“Non più ottico ma spacciatore di lenti
Per improvvisare occhi contenti
Perché le pupille abituate a copiare
Inventino i mondi sui quali guardare
Seguite con me questi occhi sognare
Fuggire dall’orbita e non voler ritornare”.

Simone Cecchini

Governo di emergenza

Governo di emergenza

Il 13 febbraio 2021 nasce il nuovo Governo presieduto dall’ex presidente della BCE Mario Draghi. Esecutivo nato a seguito della caduta del Governo Conte II per l’uscita dalla maggioranza della componente di Italia Viva di Matteo Renzi, è un governo tecnico-politico di 23 ministri (di cui 15 politici e 8 tecnici, con 7 conferme rispetto alla compagine precedente, che poggia su una larghissima base parlamentare, che comprende pressoché tutti i partiti, con l’esclusione di Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, la quale ha annunciato un’opposizione responsabile e patriottica e il voto favorevole su singoli provvedimenti che riterrà utili, più alcuni dissidenti Cinquestelle che saranno espulsi dal partito, più due esponenti di LEU, il più famoso dei quali è Nicola Fratoianni, leader di Sinistra  Italiana. Nato in realtà da una rottura pretestuosa, quella di Renzi, ha come obiettivi quelli di completare la campagna vaccinale anti-covid già avviata e spendere in maniera efficiente i fondi europei ottenuti dal precedente  governo, completando la riscrittura della bozza del recovery plan, per presentarne la versione definitiva entro la scadenza prefissata con l’europa di fine aprile. Non lo definirei il governo dei migliori, ma semplicemente un governo di unità nazionale per affrontare al meglio la fase emergenziale, nell’attesa che all’inizio del prossimo anno, venga eletto il prossimo Capo dello Stato, che potrebbe essere proprio Mario Draghi. Sarà sicuramente un governo ambientalista, visto il nuovo ministero per la transizione ecologica, voluto dai grillini, ma allo stesso tempo atlantista e ancorato all’euro, definito scelta irreversibile.

Vincenzo Dolce

Ai petrolati preferisco il burro di karitè

Ai petrolati preferisco il burro di karitè

Avete mai letto gli ingredienti scritti sull’etichetta del flacone in plastica del bagnoschiuma? Sono scritti piccini e poco leggibili, sembra vogliano nascondersi. Se siete caparbi e volete sapere cosa c’è dentro quella bottiglia e di cosa è fatto quel prodotto profumato, allora cercherete comunque di leggere e vi accorgerete che le parole “amiche”, quelle di cui conoscete davvero il significato, sono poche, così come ciò che di naturale c’è dentro quella bottiglia.

Ci si abitua facilmente ad utilizzare prodotti fatti con non so cosa, quel non so cosa che non sappiamo se in realtà ci piace davvero e che però siamo anche disposti, quando si tratta di prodotti alimentari, addirittura a mangiare. “Leggi le etichette dei prodotti, se ci sono più di tre ingredienti che non conosci, non comprarli!” Mi dissero questa frase e non la scordai più (cominciai di conseguenza ad avere difficoltà nel fare la spesa).

Ho sostituito il bagnoschiuma con le saponette, a dirla tutta molti bagnoschiuma industriali erano troppo aggressivi per la mia pelle, mentre la saponetta è perfetta: pochi ingredienti e sinceri. Quanto più sinceri sono poi se le saponette puoi fartele da te! Questo l’ho imparato durante il laboratorio di creazione di saponette naturali che coinvolge persone disabili, volontari ed educatori presso l’Associazione Uniamoci Onlus, si tratta di un laboratorio legato al Progetto Sviluppare occupabilità con l’artigianato sostenibile – SOCAS, realizzato dall’Associazione Uniamoci Onlus e finanziato con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese. Il Progetto stimola in generale ad assumere e diffondere comportamenti attenti all’ambiente come la pratica del riciclo creativo ed il fatto a mano, oltre a stimolare la comunità ad assumere atteggiamenti più inclusivi. Tornando alle saponette, vi parlavo di ingredienti sinceri, le saponette artigianali create durante il laboratorio utilizzano infatti come ingredienti principali i grassi naturali e vegetali: burro di karitè, burro di cocco e olio d’oliva. Per la profumazione si utilizzano gli oli essenziali ma sperimentare nuove fragranze regala più soddisfazione: mischiare agli ingredienti scorze d’arancia (essiccate) e cannella è stata infatti un’ottima trovata! Creare apporta benessere. La “pratica” di realizzare saponette sta coinvolgendo positivamente tutti coloro che partecipano al laboratorio, sembra appunto una pratica sensoriale che riavvicina ad ingredienti genuini,  ad annusare aromi che si mescolano alle fragranze dei fiori essiccati, a fare con le proprie mani per poi attendere e sorprendersi al momento di sformare le saponette dagli stampi. A parte essere delicate, naturali e fatte a mano, le saponette del laboratorio saranno confezionate con carta riciclata. All’industriale preferiamo il naturale.

Martina Di Liberto

Emozioni o abitudini? Che tipo sei?

Emozioni o abitudini? Che tipo sei?
Ci sono delle volte in cui sento il bisogno di scrivere.
Non lo faccio perché voglio che qualcuno legga necessariamente quel che ho da dire ma perché per me è una valvola di sfogo.
Tenere tutto dentro è troppo pesante per una persona sola, qualche volta, metterlo su carta significa invece lasciare un segno e dare la possibilità agli altri di ritrovare se stessi anche in quelle poche righe.
Non condanno chi segue gli schemi rappresentando in toto una vita stereotipata perché ognuno segue ciò che sente, c’è chi è mosso da un grandissimo senso del dovere e chi si sente sempre bambino.
Non esiste un giusto o sbagliato modo di essere o percorso da seguire perché la differenza è ricchezza però, oggi, volevo farvi una domanda: qual’è il ruolo delle emozioni nelle vostre vite? Siete ancora in grado di provarne?
Quando parlo di emozioni io parlo di emozioni vere, parlo di tanti piccoli istanti speciali che sono in grado di lasciarci delle sensazioni inspiegabili che sono destinate ad accompagnarci per l’eternità. Eppure oggi si può parlare di eternità? In realtà no! E allora perché ci limitiamo ad esistere e a vivere prigionieri e schiavi dell’abitudine? Forse perché abbiamo paura. Ad oggi è comprensibile avere paura perché l’incertezza è l’outfit più comune e comodo delle nostre giornate, ma siamo sicuri di voler continuare per tutto il tempo che ci è concesso ad esistere? Perché se abbiamo paura di vivere stiamo solamente esistendo e quindi questo vuol dire che stiamo solo sprecando il dono più prezioso che ci è stato regalato. Una riunione, un progetto, una festa, una furiosa litigata al telefono, un bacio appassionato sotto la pioggia, tutto fa parte del pacchetto ma non è importante cosa si scelga di fare, piuttosto è fondamentale avere il coraggio di fermarsi e chiedersi: <<Sono davvero felice? Vorrei essere in un altro posto in questo  momento? O farei volentieri altro>>. E non è vero quando ci dicono che non abbiamo altre possibilità, esistono sempre delle seconde scelte, esistono sempre tante vie per realizzare i nostri sogni ma una sola vita.
Ecco perché prima di amare qualcun’altro devi prima amare follemente te stesso e non in modo narcisistico ma perché ti devi rispettare in primis come individuo e poi capire quali sono tutte le cose che puoi donare per arricchire altri esseri umani.
Ecco perché devi capire che il mondo non ha bisogno di te e che sei tu a doverti creare un posto nel mondo.
Ecco perché se gridi o piangi nessuno ci fa caso ma se scoppi a ridere senza motivo saranno tutti lì pronti a fissarti ed invidiarti.
Ecco perché sei bello ma allo stesso tempo tanto fragile ed ecco perché soprattutto sei libero.
Hai il potere di sognare, hai il potere di essere chi vuoi essere non perdendo mai te stesso o la strada di casa.
HAI IL POTERE DI VIVERE.

Dorotea Sarrica

Aung San Suu Kyi, un personaggio controverso

Aung San Suu Kyi, un personaggio controverso

Il Premio Nobel per la Pace, Aung San Suu Kyi è stata arrestata dall’esercito birmano, che ha preso il potere con un golpe “legale”, dichiarando lo stato di emergenza per un anno in attesa di libere elezioni, citando arbitrariamente due articoli della Costituzione, accusandola di brogli elettorali e adducendo a motivo anche l’attuale situazione di pandemia. Punto di riferimento per molti anni del mondo occidentale, la Premio Nobel, che fu già incarcerata dal 1995 al 2011, si è rivelata essere in realtà un personaggio controverso. Pur avendo vinto a mani basse le recenti elezioni, con il 68 per cento dei voti, per la sua Lega Nazionale per la Democrazia, battendo il partito rivale dell’Unione per la Solidarietà e lo Sviluppo, negli ultimi anni è stata aspramente criticata dalla Comunità Internazionale, per non aver mosso un dito per impedire il genocidio della minoranza mussulmana dei Rohingya, arrivando addirittura alla sua negazione davanti al Tribunale Internazionale dell’Aja per i crimini contro l’umanità, impedendo tra l’altro loro di partecipare alla vita politica del Paese e infine anche a queste ultime elezioni. Il Paese, chiamato anche Myanmar si è reso indipendente dalla Gran Bretagna nel ’47,  quando il padre dell’attuale premio nobel fu ucciso, con altri 7 membri del suo neonato governo di pacificazione.
Da allora è sempre stata una sanguinaria dittatura, caratterizzata da vari conflitti etnici, e con una concentrazione di gran parte dei poteri nelle mani dell’esercito. Viene da chiedersi: Aung San Suu Kyi, che ha chiesto al popolo di ribellarsi al golpe, tornerà adesso ad essere un punto di riferimento, o verrà abbandonata al suo destino dalle democrazie occidentali? Propenderei per la prima ipotesi, viste le condanne generalizzate, a partire da quella del segretario generale dell’ONU Guterres. Chi vivrà vedrà.

Vincenzo Dolce

Disabile In…Forma si aggiorna

Disabile In…Forma si aggiorna

Dopo ben 85 numeri, senza contare le edizioni straordinarie, il Periodico Disabile In…Forma si trasforma con l’intento di raggiungere più facilmente ed allargare l’affezionato pubblico di lettori ed anche di autori. Disabile In…Forma oltre a diffondere news di vario genere, ha da sempre come priorità quella di dare voce ad opinioni, storie ed esperienze stimolando alla condivisione e alla libertà d’espressione. A scrivere gli articoli sono infatti autori operativi per il Periodico fin dai suoi esordi, ma anche gente che semplicemente ha qualcosa da raccontare e che ama la scrittura. Cambia l’aspetto ma la natura di Disabile In…Forma resta invariata: divulgare notizie, diffondere informazione ed esperienze offrendosi come spazio volto a favorire comunicazione ed espressione personale.

Vincenzo Dolce è il Direttore del Periodico mentre io sono stata finora responsabile di grafica e impaginazione. Grafica a cui tutti nel tempo ci siamo affezionati, i lettori più appassionati collezionano i vari numeri del Periodico che usciva con cadenza bimestrale. Il Periodico cartaceo (che condividevamo online in formato pdf ed immagine) era una gioia da sfogliare. Abbiamo dovuto riconoscere però che aveva anche dei limiti mentre pubblicare gli articoli direttamente online ha il vantaggio di poter ingrandire il testo e facilitare la lettura, permette di raggiungere lettori lontani, ci permette di essere più green e risparmiare carta e inoltre facilita la condivisione delle informazioni. Così abbiamo deciso di dare una svolta!

Disabile In…Forma si evolve nel Blog dedicato all’informazione, uno spazio online per la divulgazione di notizie, condivisione di opinioni ed esperienze.

Potrete leggere gli articoli direttamente dal Blog sul sito di Uniamoci Onlus o sulla pagina Facebook Disabile In/Forma. Se volete essere anche voi autori degli articoli del blog inviate una email a vincydolce@gmail.com.

Siamo in fase di costruzione ed altre novità si aggiungeranno in corso d’opera ma non voglio anticipare altro, lo scoprirete seguendoci 😉

Martina Di Liberto

Radio Senza Barriere sempre con voi

Radio Senza Barriere sempre con voi

Un nuovo anno è già cominciato e finalmente possiamo dire di esserci lasciati alle spalle questo 2020 che ha fatto tanto tribolare tutti noi. Le attività di Uniamoci Onlus sono riprese, ovviamente sempre nel rispetto delle norme di sicurezza, così come anche la nostra Radio Senza Barriere, che anche in questo 2021 vi farà tanta compagnia.

Alla conduzione siamo sempre Vincenzo Scalavino ed io, Maria Giulia Spinoso. Entrambi, ogni settimana, lavoriamo duramente per cercare tutte quelle news che riteniamo importanti, interessanti ed anche un po’ curiose e divertenti, per informarvi, innanzitutto, su quello che succede in Italia e nel mondo, ma anche per divertirci insieme e passare una mezz’ora in nostra compagnia. Ovviamente poi tutte queste news sono rese più semplici anche per chi ha qualche difficoltà in più nella comprensione, nelle puntate in linguaggio facile, proprio perché ci teniamo che tutti, ma proprio tutti, possano godere della nostra compagnia e contemporaneamente continuare a restare aggiornati.

Ma adesso vi starete chiedendo: “Dove possiamo seguire le puntate? Quando?” Ovviamente siamo sempre in live sulla nostra pagina Facebook “Radio Senza Barriere” e poi anche sul nostro canale YouTube Radio Senza Barriere2, dove potrete trovare anche le puntate precedenti, nel caso ve le foste perse. Ogni giovedì pomeriggio alle 16.30 potrete collegarvi per seguirci e commentare insieme a noi, saremo ben contenti e felici di poter allietare le vostre giornate in questo periodo così difficile per tutti noi. Il bello della nostra radio è proprio questo, che nonostante tutto siamo riusciti, in tutti questi anni, e riusciamo sempre a rimanere in contatto con voi spettatori, anche se a distanza.

Non mi resta altro che darvi appuntamento alla prossima puntata di Radio Senza Barriere, io e Vincenzo Scalavino vi attendiamo numerosi per passare un pomeriggio piacevole e divertente tutti insieme.

Maria Giulia Spinoso

Regolamento e cast Sanremo 2021

Regolamento e cast  Sanremo 2021

Se c’è una certezza in questo periodo difficile quella si chiama Sanremo che, pur con le dovute accortezze legate alla pandemia, andrà in scena regolarmente,  che sia con o senza pubblico, anche se si propende per quest’ultima ipotesi, si farà, nonostante inizialmente tutto sembrava in bilico, anche per dare al pubblico un segnale di normalità.

La Rai comunica la scaletta di Sanremo 2021 serata per serata e il regolamento definitivo del Festival che dal 2 al 6 marzo 2021 sarà in diretta su Rai1, Radio2 e RaiPlay con la conduzione del direttore artistico Amadeus.

26 i Campioni in gara al Festival di Sanremo 2021, 8 le Nuove Proposte. Il cast è stato annunciato giovedì 17 dicembre in diretta su Rai1 durante la  finalissima di Sanremo Giovani. La serata del giovedì, quest’anno sarà dedicata alla Canzone d’autore; grande protagonista sarà il pubblico con il ritorno del Televoto nelle prime 2 serate. Non ci saranno eliminazioni tra i Campioni e vengono eliminate le sfide dirette tra le Nuove Proposte che invece affronteranno due sfide da 4 concorrenti. I primi 2 classificati nei rispettivi gironi avranno accesso alla finale del venerdì in cui si sfideranno 4 brani per decretare il vincitore della categoria.

Prima Serata (martedì 2 marzo 2021)

Campioni: esibizione di 13 dei 26 Big in gara nella categoria dei Campioni. Vota la Giuria Demoscopica e il pubblico tramite televoto.
Nuove Proposte: esibizione di 4 degli 8 giovani delle Nuove Proposte. Vota la Giuria Demoscopica e il pubblico tramite televoto; i primi 2 classificati passano alla finale.

Seconda Serata (mercoledì 3 marzo 2021)

Campioni: esibizione di 13 dei 26 Big in gara nella categoria dei Campioni. Vota la Giuria Demoscopica e il pubblico tramite televoto.
Nuove Proposte: esibizione di 4 degli 8 giovani delle Nuove Proposte. Vota la Giuria Demoscopica e il pubblico tramite televoto; i primi 2 classificati passano alla finale di venerdì 5 marzo.

Terza Serata (giovedì 4 marzo 2021)

Campioni: esibizione dei 26 Big con una canzone d’autore (cover) della storia della musica italiana. Potranno esibirsi da soli o con un ospite italiano o internazionale. Votano i musicisti e i coristi dell’Orchestra del Festival. La classifica influirà su quella generale stilata nelle prime due serate.
Nuove Proposte: non è prevista esibizione delle Nuove Proposte.

Quarta Serata (venerdì 5 marzo 2021)

Campioni: esibizione dei 26 Big. Vota la Giuria della Sala Stampa, Tv, Radio e Web.
Nuove Proposte: la finale a 4. Vota la Giuria Demoscopica, il pubblico tramite Televoto e la Giuria della Sala Stampa, Tv, Radio e Web. Verrà proclamato il vincitore delle Nuove Proposte.

Quinta Serata – Serata Finale (sabato 6 marzo 2021)

Campioni: esibizione dei 26 Big in gara. Votano la Giuria Demoscopica, il pubblico tramite Televoto e la Giuria della Sala Stampa, Tv, Radio e Web. La media tra le percentuali di voto ottenute in serata e quelle ottenute nelle serate precedenti determinerà una nuova classifica delle 26 canzoni in gara. Verranno riproposte le tre canzoni più votate ed azzerate le votazioni precedenti.

Si procederà ad una nuova votazione della Giuria Demoscopica, del pubblico tramite Televoto e della Giuria della Sala Stampa, Tv, Radio e Web. La canzone più votata sarà la vincitrice del Festival di Sanremo 2021, verranno proclamate anche la seconda e la terza classificata.

A contendersi la vittoria saranno 26 Big  e 8 giovani cosi distribuiti: 

Big

Francesco Renga – “Quando trovo te”
Coma_Cose – “Fiamme negli occhi”
Gaia – “Cuore amaro”
Irama – “La genesi del tuo colore”
Fulminacci – “Santa Marinella”
Madame – “Voce”
Willy Peyote – “Mai dire mai (La locoura)”
Orietta Berti – “Quando ti sei innamorato”
Ermal Meta – “Un milione di cose da dirti”
Fasma – “Parlami”
Arisa – “Potevi fare di più”
Gio Evan – “Arnica”
Maneskin – “Zitti e buoni”
Malika Ayane – “Ti piaci così”
Aiello – “Ora”
Max Gazzè e la Trifluoperazina Monstery Band – “Il farmacista”
Ghemon – “Momento perfetto”
La rappresentante di lista – “Amare”
Noemi – “Glicin”
Random – “Torno a te”
Colapesce e Dimartino – “Musica leggerissima”
Annalisa – “Dieci”
Bugo – “E invece sì”
Lo Stato Sociale – “Combat pop”
Extraliscio feat. Davide Toffolo – “Bianca luce nera”
Francesca Michielin e Fedez – “Chiamami per nome”

Giovani

Gaudiano – “Polvere da sparo”
Avincola – “Goal!”
Folcast – “Scopriti”
Davide Shorty – “Regina”
WrongOnYou – “Lezioni di volo”
Greta Zuccoli – “Ogni cosa sa di te”
Elena Faggi – “Che ne so” (da Area Sanremo TIM)
Dellai – Io sono Luca (da Area Sanremo TIM).

Vincenzo Scalavino

Bilancio della presidenza Trump

Bilancio della presidenza Trump

Il direttore del periodico mi chiede di scrivere qualcosa sulla presidenza Trump. Il personaggio è molto fastidioso e quasi lo faccio malvolentieri, ma bisogna riflettere anche e sopratutto su quello che non ci piace e capire perché milioni di persone l’abbiano sostenuto in America e non solo.

Un miliardario evasore fiscale con molti scheletri nell’armadio, perde le ultime elezioni ma raccoglie  75 milioni di voti che certamente non sono tutti di sovranatisti, razzisti, con poche letture  e amanti  delle armi. Bisogna risalire ad una globalizzazione utile nei principi ma squilibrata, tutta a favore delle grandi aziende che hanno delocalizzato la mano d’opera soprattutto in Asia e poi investito gli utili nella finanza piuttosto che in attività con immediato riscontro occupazionale. Il risultato  immediato è la perdita di tanti posti di lavoro a Detroit, Chicago e in tutti i grandi stati industriali del nord est. La crisi morde e impoverisce milioni di persone. La fine inevitabile del ciclo del carbone e soprattutto le nuove tecnologie  fanno sparire i vecchi mestieri e le vecchie certezze. Le nuove aziende iper tecnologiche distribuite nelle due coste ed in particolare in California,  hanno fatturati stratosferici e creano poco lavoro, tranne quello nei servizi, precario e mal pagato.
In questo contesto nel 2016 viene eletto Donald Trump il quale promette di mettere indietro l’orologio della storica a cominciare dal riutilizzo del carbone e dal ritorno del manifatturiero. Si creano due società: quella avanzata delle università, dell’informatica dei centri cittadini e quella dei piccoli stati del West e delle periferie lontane da New York e da Los Angeles. Trump li rappresenta furbescamente dandogli una vernice ideologica fatta di razzismo, suprematismo bianco, rancore esasperato per le élite, i diversi e i neri. Sino ad un certo punto le cose sembra che vadano bene, quando arriva la pandemia. Il negazionismo è anche sanitario, la mascherina è pressoché bandita, di distanziamento non ne parliamo, in breve il paese più ricco al mondo, il più avanzato supera la cifra di 400.000 morti. Alle elezioni presidenziali vince Joe Biden con 81 milioni di voti. Sembra tutto chiaro invece viene inculcato a milioni di americani che Trump ha vinto e che la vittoria è stata rubata. Iniziano i ricorsi legali con uno stuolo di avvocati capitanati da un improbabile Rudolph Giuliani. Tutti i tribunali interpellati danno torto ai richiedenti, sembra tutto finito, ed invece no. Accade qualcosa di impensabile: l’assalto a Capital Hill: un’orda di barbari spinti dal presidente e armati fino ai denti mette a ferro e fuoco il Congresso con la complicità di una parte delle forze dell’ordine provocando morti e feriti e soprattutto un discredito allo Stato senza precedenti. L’era Trump finisce nel disonore, con minacce di un ritorno per galvanizzare i suoi ancora numerosi sostenitori. Adesso inizia l’era Biden, dalle sue parole inclusive, solidali, civili emerge un’altra storia. Lo speriamo per l’America e per tutti noi.

Carlo Di Paola

Campagna vaccinale anti-covid 19: una sfida epocale

Campagna vaccinale anti-covid 19: una sfida epocale

Il 27 Dicembre scorso è iniziata pressoché in tutto il continente europeo, la campagna vaccinale contro il covid 19, che nel corso dell’anno appena iniziato dovrebbe pian piano portarci fuori dall’attuale fase pandemica, dopo un 2020 molto difficile sia dal punto di vista sanitario che socio-economico. La campagna vaccinale appena avviata rappresenta per la maggior parte di noi un barlume di speranza, ma richiede un impegno epocale delle istituzioni e di tutti i livelli di governo. E’ importante che in questa prima delicata fase, il rifornimento delle dosi sia centralizzato, attraverso la struttura commissariale e con l’aiuto dell’esercito nei punti di distribuzione a livello regionale. Adesso anche regioni che avevano accumulato ritardi nell’implementazione della campagna, come la Lombardia sembra stiano recuperando. I primi ad essere vaccinati rientrano perlopiù nelle categorie dei medici e degli operatori sanitari, nonchè dei dipendenti e degli ospiti delle cosiddette RSA, residenze sanitarie assistite. A seguire nel mese di Marzo le altre categorie a rischio come ultraottantenni e disabili gravi con i loro assistenti, rifacendosi sia alle linee guida dettate dal commissario all’emergenza Domenico Arcuri, che alla proposta del nostro assessore regionale alla Sanità Ruggero Razza. A seguire dovrebbero essere vaccinati ad Aprile i dipendenti pubblici dei servizi essenziali come forze dell’ordine e insegnanti, e poi, da Maggio, tutta la popolazione che lo vorrà in ordine decrescente di età. Si conta di vaccinare entro l’autunno  38 milioni di italiani e raggiungere attorno alla prima metà di ottobre, la cosiddetta immunità di gregge. Purtroppo un rallentamento dei tempi previsti è stato dovuto ai ritardi nella distribuzione di Pfizer e Astra Zeneca. Nelle scorse settimane, l’unico vaccino a disposizione era quello della società belga Pfizer, che ha richiesto il congelamento in una catena del freddo estremo a -70,-80°, nonchè una procedura di inoculazione più lunga. Ma adesso c’è anche quello americano di Moderna e, da fine gennaio anche quello italo-britannico di astra-zeneka, che a differenza degli altri è più economico, perchè può essere conservato in un normale frigorifero a -7,8° e pertanto verranno coinvolti nella sua somministrazione direttamente i medici di famiglia. In seguito ci saranno anche altri vaccini, tra cui da giugno, uno tutto italiano, che ci permetterà di essere meno dipendenti dagli altri paesi e che richiede la somministrazione di una sola dose anzichè due. Il risultato finale della campagna vaccinale, dipenderà da noi. Vaccinarsi è un atto d’amore e di rispetto per gli altri ed è un interesse della collettività.

Vincenzo Dolce


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