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let it be

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Dal 12 al 22 Settembre 2022, in Ungheria ho preso parte al progetto “Let it be” facente parte del programma Erasmus+, che ha visto la partecipazione delle seguenti nazioni: tra cui Spagna, Portogallo, Macedonia, Italia (Uniamoci Onlus), Polonia e Olanda. Il progetto let it be è un percorso formativo incentrato sulla crescita professionale, le difficoltà sul lavoro degli operatori sociali e su come trovare soluzioni, sia individualmente che in gruppo. Tra i partecipanti c’era chi si affacciava per la prima volta ad erasmus+ e chi era già veterano come me. Le sessioni di attività coprivano la giornata , e andavano dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18 e si chiudevano con la riunione che analizzava i sentimenti del gruppo e quello che avevamo apprezzato di più e cosa meno. Inizialmente si sono fatte attività di conoscenza e con il passare dei giorni si è passati attraverso attività più approfondite come ad esempio la creazione di un libro sulla vita di ognuno di noi in collaborazione con un altro partner, per poi commentarlo con il resto del gruppo, ma l’attività principale del progetto riguardava il Case study, ovvero raccontare un episodio che stiamo affrontando con difficoltà e tramite varie fasi, tra cui porre delle domande specifiche sul problema, e sul perché si è verificato, cercare delle possibili soluzioni.

Non sono mancate delle difficoltà in alcune attività come la mappa del futuro, in cui si doveva immaginare il proprio futuro di qui ai prossimi dieci anni. Anche durante il Case study ho avuto qualche problema in quanto non avevo inizialmente capito come doveva svolgersi l’attività, ma con l’aiuto del gruppo e di un ragazzo col quale ho legato particolarmente sono riuscito a portare a termine il compito Ovviamente, non sono mancati i movimenti di convivialità e divertimento, come ad esempio le serate multiculturali dove ogni nazione raccontava usi e costumi. Ciò che però ti porti come ricordo di queste esperienze, com’è sempre stato da oltre 10 anni a questa parte, sono i rapporti umani e le amicizie che si creano, come accennato, ho legato molto con un ragazzo portoghese che mi è stato particolarmente vicino durante la settimana, sia durante le attività che nei momenti liberi. In definitiva, i viaggi con il programma Erasmus+ continuano ad essere un bagaglio di bellissime esperienze da inserire nel proprio diario di vita.

Vincenzo Scalavino

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